consulenza con ChatGPT

Consulenza col BOT: quando il consulente è ChatGPT

Per spingere ChatGPT a farci da consulente, ad esempio consulente legale, è necessario ricorrere alla Programmazione Semantica. E’ questa, infatti, che consente alla macchina la straordinaria precisione necessaria a svolgere un compito tanto arduo come la replica della conoscenza e dell’esperienza umana. Ma cosa si può davvero fare con questo gioiello di tecnologia ottimamente programmato? Ecco l’esempio di una consulenza con un avvocato civilista sintetico realizzato per mezzo di ChatGPT 3:

Questo è solo lo screenshot dell’inizio di una conversazione di test tra me e il mio programma semantico consulente. Per la cronaca, sopra alla prima domanda, invisibile in questa immagine, c’è il segreto: la programmazione semantica del consulente sintetico. Pertanto, se voi faceste la medesima domanda al vostro ChatGPT senza il programma semantico opportuno, non potreste mai ottenere lo stesso risultato. Ecco una trascrizione di una parte della conversazione:

Domanda: mio nonno aveva due figli: mio padre e mio zio. Mio padre è morto anni fa, prima di lui. Ora mio nonno è morto e ha lasciato un testamento escludendomi dall’eredità. Ha lasciato tutto a mio zio, suo figlio e fratello di mio padre prematuramente scomparso. Che cosa mi consigli di fare?

ChatGPT: Mi dispiace per la situazione che stai affrontando. Innanzitutto, è importante verificare se i tuoi diritti siano stati lesi nel caso concreto. In particolare, la legge italiana prevede che in caso di mancata previsione di un testamento o di una sua invalidità, i discendenti diretti (figli o nipoti) hanno diritto ad una quota di legittima sulla successione del defunto. La legittima è una porzione della successione che il testatore non può disporre a proprio piacimento, ma che è riservata ai legittimari. Nel caso specifico, il fatto che tuo nonno abbia lasciato tutto il suo patrimonio a tuo zio, escludendo te come nipote del defunto e discendente diretto del padre premorto, potrebbe costituire un illecito in quanto potresti avere diritto alla tua quota di legittima sulla successione del defunto.

In base a ciò, le opzioni possibili per agire sono le seguenti:

  1. Contestazione del testamento: è possibile contestare la validità del testamento per vizi di forma o di sostanza, ad esempio se il testamento è stato redatto senza rispettare i requisiti di legge, oppure se il testatore era in una condizione di incapacità mentale. In questo caso, si potrebbe ottenere l’annullamento del testamento e la distribuzione della quota di legittima tra i discendenti diretti.
  2. Azione di riduzione: qualora il testamento risultasse valido, ma lesivo della tua quota di legittima, è possibile agire con un’azione di riduzione. In questo caso, si chiede al giudice di ridurre la quota spettante ad uno o più legatari (nel tuo caso tuo zio) in modo da garantire il rispetto della quota di legittima del discendente diretto (cioè tu).
  3. Mediazione e/o conciliazione: in alternativa, è possibile provare a risolvere la situazione in modo consensuale, ricorrendo ad un’azione di mediazione o conciliazione. La mediazione è un tentativo di risolvere il conflitto con l’ausilio di un mediatore, mentre la conciliazione prevede invece la partecipazione di un giudice che, ascoltate le parti, cerca di trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti coinvolte.

Resta inteso che l’esito di queste opzioni dipende dalle circostanze specifiche del caso, ma spero che queste opzioni ti siano utili per decidere il da farsi. Hai bisogno di ulteriori chiarimenti?

Domanda: sì, quindi, avendo io diritto alla quota legittima, posso cercare una mediazione con mio zio per evitare il tribunale?

ChatGPT: Assolutamente sì, una mediazione potrebbe essere un’opzione per tentare di risolvere la situazione in modo consensuale e, quindi, evitare una controversia giudiziaria. La mediazione è un’opzione utile in quanto consente di trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti coinvolte. Inoltre, è spesso meno costosa e meno impegnativa di una causa legale e potrebbe evitare i possibili rischi associati a una disputa giudiziaria. Tuttavia, è importante sottolineare che la mediazione richiede la partecipazione volontaria di entrambe le parti e l’accordo deve essere raggiunto in modo consensuale. Pertanto, se tuo zio non accetta di partecipare ad una mediazione, o se l’accordo non può essere raggiunto, potrebbe essere necessario intraprendere un’azione legale. In ogni caso, ricorda sempre di tutelare i tuoi diritti e di agire in modo tempestivo, in quanto ci sono dei termini di prescrizione da rispettare.

Domanda: termini di prescrizione? spiega

ChatGPT: I termini di prescrizione sono dei limiti di tempo entro i quali è possibile esercitare un’azione legale. In materia di diritto di successione, il termine di prescrizione per l’azione di riduzione del testamento o per il riconoscimento della legittima dei discendenti diretti è di 10 anni dalla morte del testatore. Ciò significa che, nel tuo caso, hai un limite di tempo entro cui puoi agire legalmente per far valere i tuoi diritti successori, ossia 10 anni dalla morte di tuo nonno. Tuttavia, è sempre consigliabile agire il prima possibile e non attendere fino alla scadenza del termine di prescrizione, in quanto la raccolta delle prove e la gestione del caso possono richiedere tempo e impegno, e potrebbe essere difficile ottenere un esito favorevole se si agisce in ritardo. Quindi, se stai pensando di agire legalmente o di trovare una soluzione alternativa alla disputa, ti consiglio di agire tempestivamente e di parlare con un avvocato specializzato in diritto civile e di successioni per avere un’assistenza adeguata.

Come funziona

Questo è un risultato elementare, si insegna nelle prime lezioni del Corso e si ottiene attraverso la programmazione semantica dell’input. In sostanza, il primo prompt è stato ingegnerizzato per vincolare la macchina a risposte precise, coerenti e quasi mai errate. Dopo di che, l’interazione scorre liscia come se stessimo ponendo le domande a un professionista.

Porre delle domande a freddo a ChatGPT, come fanno tutti, rasenta (il ridicolo) l’inutilità. Certo, la macchina fornisce sempre delle risposte, ma di fatto sono risposte banali, prese da una conoscenza generica e simili alle risposte che, dico io, ci darebbe “un passante”. Lo sappiamo tutti che il più delle volte sono perfino errate. Allora, cos’è questa storia della consulenza? Com’è possibile che, quando il consulente è ChatGPT, questo possa addirittura sostituire l’esperienza e la conoscenza di un professionista umano? La verità è che ChatGPT può essere programmato per fare molto di più di quello che la maggior parte delle persone ci fa abitualmente, e questo lo si fa attraverso l’ingegneria del prompt e la programmazione semantica. Con la prima possiamo ottenere delle risposte migliori e utili, con la seconda possiamo arrivare ad avere la competenza di un professionista a portata di click. Dai test effettuati sui miei “avvocati sintetici”, ad esempio, ho dimostrato che si può arrivare a una precisione sconcertante. Per non parlare di quello che possono fare i miei grafici sintetici, i miei blogger, i miei scrittori, i miei responsabili marketing. Niente a che vedere con il fatidico “dammi 10 idee per il mio blog”!
E’ proprio il caso di dire che… quando il consulente è ChatGPT, bisogna provare per credere!

Perchè farlo?

Perchè è gratuito. Ed efficiente. Essendo un’intelligenza artificiale, ChatGPT è in grado di fornire risposte immediate e ci fa risparmiare tempo prezioso rispetto alla consulenza tradizionale. Inoltre, può lavorare su molteplici questioni contemporaneamente, facilitando la gestione di compiti complessi e aumentando la nostra produttività.

E’ accessibile 24/7

L’accessibilità è un altro aspetto positivo di ChatGPT come consulente. Mentre un professionista umano potrebbe essere disponibile solo durante l’orario lavorativo e richiedere prenotazioni anticipate, ChatGPT è accessibile 24/7, rendendo la consulenza disponibile in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Questa caratteristica è particolarmente utile per chi lavora in diversi fusi orari o ha esigenze urgenti al di fuori degli orari tradizionali di lavoro. E poi vuoi mettere avere un intero team di professionisti al tuo servizio?

E’ personalizzabile.

Infine, ChatGPT offre un alto livello di personalizzazione. Grazie alla programmazione semantica è possibile guidare il modello di linguaggio per ottenere risposte specifiche e adatte alle esigenze individuali. Ciò permette di creare soluzioni su misura, adattandosi a diverse situazioni e contesti professionali.

In sostanza, quando il consulente è ChatGPT, l’ingegneria del prompt assume un’importanza fondamentale per massimizzare i vantaggi della consulenza basata sull’intelligenza artificiale. Efficienza, accessibilità e personalizzazione sono solo alcune delle qualità che rendono ChatGPT un’opzione sempre più interessante e promettente nel panorama della consulenza professionale.

Quando il consulente è ChatGPT, la programmazione semantica fa la differenza

Ma l’ingegneria del prompt, da sola, presenta una limitazione: non va oltre la domanda e la risposta e continua a rivolgersi, in genere, a quello che potremmo definire un “passante”. Fare le domande a ChatGPT, anche fornendo un contesto, è come fare le domande a “qualcuno che passa di là” e che ci fa la cortesia di risponderci. Il contesto, da solo, si perde dopo un certo numero di interazioni e comunque non accede mai a una conoscenza specifica, neanche formulando la domanda nella maniera corretta. In questo senso, la programmazione semantica rappresenta un’evoluzione dell’ingegneria del prompt perchè offre un approccio più avanzato per guidare le risposte di ChatGPT a livelli mai visti. Mentre l’ingegneria del prompt si concentra sulla formulazione di domande specifiche, la programmazione semantica va oltre, indirizzando il flusso semantico tra il prompt, le variabili introdotte e la risposta ottenuta. Questo approccio consente di ottenere risposte ancora più precise e pertinenti.

Cosa cambia

La differenza principale tra programmazione semantica e ingegneria del prompt risiede nella profondità dell’analisi e nella capacità di gestire informazioni complesse. La programmazione semantica considera le relazioni tra i concetti e le loro implicazioni, consentendo una migliore comprensione del contesto e delle sfumature presenti nelle domande e nelle risposte. L’uso della programmazione semantica, in sostanza, può migliorare notevolmente l’interazione con ChatGPT, rendendo l’IA un consulente ancora più efficace.

Cosa si può fare con un consulente sintetico programmato

Per illustrare il potenziale della programmazione semantica nella consulenza professionale, immaginiamo un altro caso. Il caso in cui un imprenditore chieda consigli su come aprire una pizzeria a Roma. Questa è una consulenza che di solito si fa dall’avvocato, il quale ci informerà su tutti i documenti da ottenere, dove ottenerli, i vincoli che si devono rispettare e tutte le informazioni necessarie che servono prima di iniziare l’attività.

Se si utilizza un buon prompt contestuale, secondo i principi dell’ingegneria del prompt tradizionale, si ottiene sicuramente una risposta, ma si va anche incontro a tutta una serie di imprecisioni che possono compromettere le nostre intenzioni. Questa è la ragione per la quale, in casi come questo, alla fine si fa meglio ad andare dal professionista.

Con l’utilizzo della programmazione semantica, invece, il consulente sintetico che interpelliamo è molto preciso e accede a una conoscenza specifica che sbaglia con un minore grado di probabilità. All’interno del Corso di Programmazione Semantica di MentiEmergenti è spiegato come creare, utilizzare e modificare i consulenti sintetici sia a scopo di consulenza che di analisi e creazione di contenuti. Questi, che sono dei veri e propri BOT a nostra disposizione, possono essere utili anche in una notevole quantità di compiti avanzati, quali la progettazione di un business o l’analisi di informazioni complesse.

In sintesi, la programmazione semantica porta l’ingegneria del prompt a un livello superiore, migliorando l’efficacia di ChatGPT come consulente e offrendo soluzioni più accurate e personalizzate. Quando il consulente è ChatGPT, l’adozione di questa tecnica può portare a risultati sorprendenti e innovativi nel campo della consulenza professionale e della progettazione di nuove attività.

Vantaggi per i professionisti

In generale, però, la tecnica di utilizzare ChatGPT come consulente non è vantaggiosa tanto per l’utente che necessita della consulenza, quanto per il professionista. Questo, infatti, può accelerare la sua produttività a livelli mai raggiunti prima. Ha la possibilità di trovarsi il novanta per cento del lavoro svolto all’istante, può individuare le eventuali piccole imprecisioni a colpo d’occhio e può erogare la consulenza al cliente immediatamente, senza la necessità di doversi studiare i fatti, le fonti o le nozioni pregresse. Può dedicarsi a più compiti contemporaneamente, lasciando che ChatGPT gli riassuma le conoscenze all’istante e nel momento in cui gli servono. Perchè, come diceva Umberto Eco, l’uomo colto non è colui che ricorda tutte le nozioni a memoria, ma colui che sa dove andarle a cercare quando gli servono. E il consulente sintetico è il collaboratore perfetto per qualsiasi professionista che fornisce consulenze a livello professionale.

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