Meta sta compiendo passi da gigante nel mondo dell’intelligenza artificiale, puntando a creare assistenti virtuali con voci di celebrità. Secondo quanto riportato da Bloomberg e The New York Times, l’azienda di Mark Zuckerberg è in trattative con diversi attori di Hollywood per utilizzare le loro voci in un nuovo progetto di AI conversazionale chiamato MetaAI.
Il progetto MetaAI di Meta
MetaAI si propone come un assistente digitale simile a Siri o Google Assistant, ma con una caratteristica unica: utilizzerà le voci di famosi attori per interagire con gli utenti. Tra i nomi coinvolti nelle trattative ci sarebbero Awkwafina, Judi Dench e Keegan-Michael Key.
L’obiettivo di Meta è quello di registrare le voci di queste celebrità e ottenere i diritti per utilizzarle in vari contesti su tutte le sue piattaforme, inclusi Facebook, Instagram, WhatsApp e persino i Ray-Ban Meta.
Le trattative con gli attori
Le negoziazioni tra Meta e i rappresentanti degli attori non sembrano essere semplici. I punti più dibattuti riguardano:
- La durata dei contratti per l’utilizzo delle voci
- I limiti di utilizzo delle registrazioni
- Il compenso economico
Attualmente, sembra che le parti abbiano trovato un accordo su contratti a tempo limitato, con la possibilità di rinnovo alla scadenza. Tuttavia, i rappresentanti degli attori stanno cercando di ottenere limiti più stringenti sull’utilizzo delle voci.
Il coinvolgimento di SAG-AFTRA
Un elemento importante nella vicenda è il coinvolgimento di SAG-AFTRA, il sindacato degli attori. L’organizzazione avrebbe già raggiunto un accordo con Meta su alcuni termini contrattuali, in linea con le tutele ottenute durante lo sciopero dello scorso anno.
Queste tutele prevedono che le aziende debbano ottenere il consenso degli attori e pagarli adeguatamente prima di poter utilizzare le loro “copie digitali” generate dall’AI.
I potenziali compensi milionari
Secondo le indiscrezioni, Meta sarebbe disposta a pagare cifre milionarie agli attori per ottenere i diritti di utilizzo delle loro voci. Questo dimostra quanto l’azienda stia puntando su questo progetto e quanto sia disposta a investire per renderlo realtà.
I tempi del progetto
Meta sembra avere fretta di chiudere gli accordi con gli attori. L’obiettivo sarebbe quello di finalizzare i contratti prima della conferenza Connect di settembre, dove l’azienda dovrebbe presentare una serie di nuovi prodotti basati sull’intelligenza artificiale.
Le sfide etiche e legali
Il progetto di Meta solleva diverse questioni etiche e legali riguardo l’uso dell’AI per replicare le voci delle celebrità. Alcuni punti critici sono:
- La tutela dell’identità e dell’immagine degli attori
- Il rischio di un uso improprio o non autorizzato delle voci sintetiche
- Le implicazioni per il futuro del lavoro nel settore del doppiaggio e della recitazione
Il precedente dei chatbot con le celebrità
È interessante notare che questo non è il primo tentativo di Meta di coinvolgere le celebrità nei suoi progetti di AI. Lo scorso anno, l’azienda aveva lanciato una piattaforma di chatbot con 28 “personaggi” ispirati a celebrità come Snoop Dogg e Paris Hilton.
Tuttavia, secondo quanto riportato da The Information, Meta avrebbe recentemente abbandonato quel progetto, rimuovendo le pagine dei chatbot da Facebook e Instagram.
L’impatto sul futuro dell’interazione uomo-macchina
Il progetto MetaAI di Meta potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui interagiamo con gli assistenti virtuali. L’uso di voci familiari e carismatiche potrebbe rendere l’esperienza più coinvolgente e “umana”, ma solleva anche interrogativi sulla natura di queste interazioni e sul confine sempre più sfumato tra reale e artificiale.
In conclusione, il progetto di Meta rappresenta un passo audace nel mondo dell’AI conversazionale, che potrebbe ridefinire il nostro rapporto con gli assistenti virtuali. Tuttavia, sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio tra innovazione tecnologica, tutela degli artisti e considerazioni etiche.
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Se siete interessati a saperne di più su questa notizia, potete consultare la fonte originale su Engadget.
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